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giovedì 8 novembre 2012

Modern Witch League 5#: Witchy Alphabet. "O"



"O" come "Ontano nero", l'Alnus Glutinosa tra mito e simbologia

Il simbolismo dell'Ontano nero è antichissimo; questo albero ha da sempre suscitato miti e folklore nella mente degli uomini. Esso predilige le sponde di fiumi e torrenti, luoghi a diretto contatto con le acque e le rocce dove le sue radici ramificate, dal marrone al rosso scuro, riescono direttamente a fissare azoto dall'aria. Il tronco ed i rami si presentano come strutture nodose ed ampiamente ramificate e, a dispetto delle altre piante decidue, fa crescere gli amenti maschili per tutta la durata del mese di novembre che si allungano nell'inverno e si aprono a febbraio-marzo. Viene chiamato "Albero del sangue" dai contadini nord europei data la caratteristica del legno che, una volta tagliato, vira dal colore paglierino al rosso-porpora, come sangue che affluisse da una ferita. Data la sua vicinanza all'acqua il suo legno è immarcescibile, virtù conosciuta sin dai tempi antichi. Le sue foglie furono usate, miscelate con quelle di nocciolo, durante la II guerra mondiale dai contadini come sostitutivo del tabacco. 

Secondo il mito greco l'Ontano era personificato dall'eroe semi-divino Foroneo, figlio della divinità fluviale Inaco e la ninfa Melìa, che fu il primo a riunire gli uomini da singoli villaggi-stato in un'unica comunità fondando la città di Foronico (Argo). L'associazione tra l'acqua e  questa pianta ha reso possibile la nascita di questa simbologia, l'ontano mantiene una certa saldezza con questo elemento. Era però associato anche al fuoco dato che i fabbri ellenici preferivano le braci di questo legno che, data la sua durezza e nodosità, sviluppava più calore. Questo culto arboreo re-strutturato scomparve in Grecia assoggettato dalle nuove mitologie divine ma ne rimase un eco nell'Odissea in cui si descrive un boschetto sacro di ontani, al di fuori della grotta di Calipso, che erano, per loro natura, legati alla morte ed alla rinascita (date le gemme disposte a spirale). 

Nell'epoca celtica il suo culto fu forte anche grazie ad una serie di folklori locali dove quest'albero è associato ad eroi come Bran, Gwer, Fearn e Brenno. Era legato al simbolismo del combattente valoroso tanto che nella Cad Goddeu, la battaglia degli alberi contro gli invasori della Britannia, "gli ontani in prima linea principiarono lo scontro".  L'ontano era apprezzato per i tre colori naturali che si estraevano da esso: il rosso cupo dalla corteccia, il verde acceso dei fiori ed il marrone vivo dei rami; simboli rispettivamente del fuoco, dell'acqua e della terra. Il legno del tronco, di lavorazione più semplice ma sempre ardua rispetto a rami e radici era usato per fabbricare strumenti da lavoro, bastoni da sostegno, manici di scopa e attrezzi da cucina. Esso ha diverse proprietà medicinali, era chiamato "china discendente" proprio perché è un febbrifugo, antinfiammatorio e cicatrizzante. Durante il periodo medievale era considerato come un simbolo sinistro, soprattutto per le tradizioni folkloristiche legati a spiriti e creature non fisiche. Probabilmente la sua fama negativa viene anche dalle singolari forme nodose umanoidi che possono assumere tronchi e radici.  

Nella tradizione celtico-Oghamica l'Ontano nero è associato al simbolo chiamato Fearn  ed è considerato un albero maschile associato a tutti gli elementi e regolato dalla stagione primaverile.  Il suo potere si stabilizzava nella protezione del singolo e del gruppo familiare, nel dare coraggio nel momento del bisogno e nell'assopire e lenire la paura ed i dubbi. Gli ontani erano considerati nelle culture celtiche primigenie le abitazioni o le incarnazioni fisiche degli spiriti boschivi atti a proteggere il territorio, creature sia fortemente positive che negative. Con le radici ed i rami dell'ontano nero era usanza fabbricare i flauti sacri che accompagnavano le cerimonie religioso-sacrali. Era usanza fare attenzione nel tagliare un ramo di ontano perché parte dello spirito che ivi vi abitava sarebbe stato spezzato e l'albero avrebbe cominciato a sanguinare.  

Nell'uso pratico-rituale nord europeo bacchette di Ontano nero venivano utilizzate in cerimonie chiamate di "Resurrezioni della primavera" cioè riti di propiziazione del calore dopo un inverno particolarmente rigido. Queste bacchette erano anche in uso nelle celebrazioni della notte di Valpurga. Usanza moderna legata alla purificazione nelle cerimonie celtico-magiche è bruciare un incenso fatto con resine a scelta, foglie di ontano e biancospino e fiori bianchi.  Era usanza formare un amuleto per la protezione dalle paure con il legno di questo albero: si disponevano due di questi legni legati a croce contornati da piccole pigne di ontano e si appendeva alla porta o bruciava nel camino. 



1 commento:

  1. Simbologia dell'ontano http://www.cavernacosmica.com/la-simbologia-dellontano/

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