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lunedì 4 febbraio 2013

Tell The Owl - Argomento ⑧: Viaggi tra i mondi


Argomento 8, ostico, molto molto ostico. Viaggi tra i mondi, trasmigrazione dal corpo e conoscenza da mondi altri. Premetto che ho un'esperienza molto, molto misera rispetto a questo tipo di pratiche che considero un'evoluzione sciamanica o proto-meditativa per ricevere conoscenze da esseri altri, se così possiamo definirla. La vedo come una pratica avanzata e applicabile in un percorso di allenamento costante, non una cosa da tutti i giorni, indi, vi risponderò con la maggior sincerità possibile.

La prima esperienza di realtà altre (termine orrendo, I know, ma non so come altro definirle, per me non è un vero e proprio "viaggio" ma quanto un esperire concreto nella propria mente) è stata durante le sessioni di meditazione in cui cercavo di accedere allo stato profondo della meditazione per la ricerca dello spirito totemico grazie all'immobilità totale, all'unguento e alla mia fedele traccia audio di tamburi sull'mp3. Devo dire che non sono mai riuscito a disconnettere coscienza vigile e meditazione del se, lo stato mentale e psico-fisico raggiunto era sempre simile al momento in cui ti rendi conto che stai sognando e che tra poco ti sveglierai, un po' di qua (coscienza del corpo) ed un po' di là (coscienza del se) insomma. By the way il luogo topico è solitamente lo stesso, mi trovo in una radura in posizione fetale su una pietra orizzontale poggiata sul terreno, è autunno e intorno a me vedo colori caldi. C'è sempre una porta di legno consunto incastonata nella roccia di una collinetta e dietro di essa le cose sono diverse, cioè non c'è un vero e proprio luogo fisico ma quanto l'intento della meditazione (so di risultare confuso e poco capibile ma non so in che altro modo spiegarvi..).

L'esperienza con le vite passate per me non è un "viaggio in altri mondi", io, per quello che so, dal mio piccolo, non ho mai visto il mio ex corpo, il mio ex volto. Delle mie vecchie vite ho avuto dei flash (alcuni sorti spontaneamente ed un altro richiamato con la meditazione, cosa che mi ha lasciato sfinito per 2 giorni), durati il tempo di un attimo, sempre dal punto di vista dei miei ex occhi. Anche questo punto non è molto capibile per chi vede la cosa dall'esterno, I know.

Il lavoro con i sogni per me è problematico, non che ci abbia mai lavorato con serietà, sia ben chiaro; quella poca, pochissima esperienza che ho si basa su frammenti o dettagli sognati in modo molto spontaneo. Un segno di riconoscimento dagli altri sogni per me è la presenza degli odori e dei profumi. Spero di non apparire come un malato mentale a scrivere queste cose, capitemi.

Detto ciò vorrei concludere dicendo che questo è un topic molto in voga oggi, qualsiasi persona-ragazzina-stregawiccosaminchia si vanta oggi millanta esperienze di viaggi astrali dove vola su draghi, cavalca unicorni e incontra fantomatiche ave streghe (che guarda caso sono tutte nonne figlie dell'arte tramandata in linea matrilineare). NO. Per me questo tipo di pratiche è tutt'altro che "ok, mi faccio un viaggetto ad Ásgarðr e ci vediamo tra mezz'oretta".  Io riporto la mia esperienza, anche se minimal, per usare un eufemismo, costatami però tempi infiniti di meditazione e fottuto addormentamento delle articolazione dall'immobilità forzata. Ciò che ho constatato, però, e qui cercherei un riscontro, è la stanchezza fisica (ma non mentale) che ti resta dopo questo genere di esperienze. è così anche per voi? Detto ciò concludo questa serie di vaneggiamenti ed aberrazioni mentali sui mondi altri. Un bacio, P.

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