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lunedì 28 gennaio 2013

Tell The Owl - Argomento ⑪: Genius Loci



Toccami con le tue mani muschiate
sfiorami con la brezza, accarezzami con le tue fronde.
Il fango sotto i miei piedi nudi, 
il cielo amaranto di un tramonto estivo.

Mi sono sempre considerato una strega contadina, se così vogliamo applicare la definizione. Fin dagli albori della mia pratica, quando ancora non ero pagano ne sapevo che cosa volesse dire essere pagano sono sempre stato vicino ai boschi, al selvaggio e al non toccato dall'uomo. Mi trasferii a 9 anni in una casa in sasso, dove attualmente vivono i miei, ai margini del paese dell'alta toscana circondato da colline boschive. Ho sempre praticato una qualche forma di paganesimo, anche se non conscio. A dieci anni preparai una specie di altare fisso, sulle sponde di un ruscello, ricavato da un piano naturale di arenaria, una cosa semplicissima dove portavo piccole offerte per i fantomatici spiriti del bosco. Pur andando da solo nel bosco i miei accettarono questa stranezza, probabilmente lo considerarono solo un gioco che col crescere sarebbe scomparso. Da allora sono passati tredici anni, e le credenze per gli "spiriti boschivi si sono conservate vive".

I miei boschi li chiamo affettuosamente Nemeton o Drynemeton dato che è il luogo maggiore della mia pratica. Sono diverse colline inframezzate da un piccolo torrente che ha il nome dialettale di Magnola. Sono boschi di farnie, biancospini, sambuchi, acacie, olmi e ontani, solcati da pietre e sentieri creati dagli animali. Vi vivono cinghiali, caprioli, lepri, serpi, poiane, falchi e diverse specie di uccelli oltre a tutto un'ecosistema fatto di insetti e pesci. Lo considero il mio luogo, la mia "casa". In essi ho sempre avuto un culto per gli spiriti del luogo (che per me sono PLURALI e non singolari) e gli spiriti degli enti. Vivo quei boschi in un costante animismo, da essi ricevo doni ogni volta che li frequento, ogni volta che faccio una passeggiata o mi stendo al sole tra le foglie. Molte volte mi sono stupito di quante cose gli spiriti mi offrono (che sia qualcosa di materico come un osso, un fiore, una pianta o una piuma ecc oppure un momento particolarmente rilevante come una folata particolarmente violenta di vento che fa letteralmente cantare gli alberi intorno a me). Spesso mi trovo a che fare con la natura ferina delle cose dove o si mangia o si è mangiati, l'istinto della caccia animale. Non ho mai ricevuto torti o altri generi di malfatti dagli spiriti del bosco, anzi mi hanno protetto in diverse situazioni. [Non volendo risultare un pazzoide schizzato il tutto è da leggere con le dovute precauzioni mentali, vi dico solo che il tutto coinvolge un cacciatore di frodo e una pallottola per cinghiali]. Il fatto è che nei boschi mi sento protetto e, per quanto posso, cerco di proteggere io stesso gli spiriti che vi abitano. Spesso ho infatti fatto incantesimi contro quei cazzoni dei cacciatori, chiamatela magia di bando o come cavolo volete, cercando di preservare la fauna locale.  I boschi sono il luogo privilegiato della mia ritualità. 

  

Per me gli spiriti boschivi sono vivi e mutevoli, non congelabili o fissabili in qualsivoglia forma, sono parte integrante e pulsante del meccanismo ciclico stagionale. Non li chiamo con nomi, essendo esseri selvaggi, mi appello a loro nella loro totalità, nella loro mutevolezza. Per me *e qui mi sembra di stare dentro il film Pocahontas* ogni cosa e sacra e ha un'essenza vitale pulsante, dal bosco io ricavo gli strumenti, le erbe, le ossa ed il legno necessario alla pratica nell'equilibrio di ciò che si potrebbe definire "sacrificio". Per riprendere lo schema di SdA sui Geni Loci devo ammettere di essere molto geloso di loro e non essendo l'unico a potervi accedere sono sempre ostinatamente contrariato dalle rare presenze umane che incontro durante l'allestimento rituale (ancora di più se ho già allestito lo spazio rituale e questi si fermano a chiederti che cosa stia facendo con le candele accese in mezzo al bosco). 

Beh, temo di aver divagato anche troppo, pongo definitivamente fine al mio sproloquio sugli spiriti boschivi. Un bacione streghette!

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