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sabato 20 ottobre 2012

Modern Witch League 5#: Witchy Alphabet. "K"


"K" come "Kirn", la vergine del grano

In alcune località scozzesi e dell'Inghilterra settentrionale l'ultimo covone di grano mietuto veniva chiamato Kirin o Kirn-Baby e colui che lo portava via era detto "il vincitore del Kirn". Il covone veniva solitamente abbigliato come una fanciulla dandogli una forma femminile tramite l'intreccio delle varie spighe e lo si portava in processione tra i campi. Nel Berwickshire, fino alla metà del XIX secolo, era usanza svolgere un'accanita gara fra i mietitori per tagliare le ultime spighe rimaste del raccolto. I contendenti si riunivano a poca distanza e, a turno, lanciavano contro le ultime spighe la falce; colui che sarebbe riuscito a falciarle tutte in un sol colpo sarebbe diventato il portatore-vincitore del Kirn. Era usanza regalare le ultime spighe tagliate alla ragazza amata la quale avrebbe materialmente fabbricato la Vergine del Grano. Tagliare l'ultimo covone era un grande onore, l'atto in se era detto "tagliare la regina" o "cogliere la vergine del grano". Le procedure della gara però erano dettate dal fato poiché, non essendo una competizione di abilità, i vari contendenti venivano bendati e fatti girare sul posto finché non avrebbero tagliato, con un unico fendente di falce, il grano rimasto.

Queste bambole di grano erano rappresentazioni ed effigi dello spirito femminino del grano, venivano venerate con latte e trecce di capelli ed erano esposte alla fattoria del vincitore per un intero anno.  Nella festività dell'ultimo covone, chiamata la "Festa della Fanciulla" o "festa della vergine del grano", era usanza preparare un pane a forma di covone mietuto, da dividere poi con i vari ospiti e rappresentante la prosperità del raccolto.  

Altra usanza simile cade nell'Aberdeenshire in cui l'ultimo covone è detto "clyack", rappresentante sempre la fanciulla. L'usanza qui si discosta nell'elemento del possesso della vergine del grano: dopo la processione il covone viene consegnato alla moglie del fortunato mietitore la quale ne faceva una bambola che conservava fino al momento del parto della prima giumenta. La Fanciulla del grano veniva quindi data in pasto al piccolo vitello come suo primo cibo dopo la lattazione. 

Risulta chiaro quindi come queste tradizioni legate alle vergini del grano si accomunino sull'elemento procreativo di abbondanza e diventino determinanti anche per quanto riguarda la salute ed il vigore del bestiame. Lo spirito vegetativo femminile viene quindi incarnato ed espresso dall'ultimo covone; plasmato a forma umanizzante ed abbigliato come tale. La penetrazione del pensiero procreativo e di abbondanza e prosperità di campi-animali-donne veniva ricercata asportando una manciata di chicchi dall'ultimo covone e mescolandole ai semi del nuovo grano da piantare. In epoca più tarda il termine "Vergine del grano" venne sostituito con "Sposa" o "Vecchia" le cui tradizioni si discostano dall'impianto ritualistico del Kirn o Clyack in modo sostanziale. 

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