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venerdì 12 ottobre 2012

Tell The Owl - Argomento ②: Antenati



Il culto degli antenati è un concetto caro a diverse tradizioni di stampo paganeggiante. Oggigiorno ritengo però che questo pensiero abbia, con l'evoluzione da culti misterici-chiusi ad una diffusione più ampia delle antiche vie, perso d'importanza e di significato. O meglio, quando si conserva in alcune tradizioni e viene recuperato dai singoli praticanti non assume più il medesimo significato e l'importanza che aveva in passato.

Per quanto mi riguarda io seguo una tradizione wiccan prettamente eclettica ed ho recuperato il culto ancestrale nella mia pratica. Premetto che non ho costituito una vera e propria ritualità organizzata e ripetitiva per quanto riguarda la memoria degli avi e degli antenati ma utilizzo spontaneamente questa pratica nell'Arte. Questo per me è un argomento delicato; non nascondo che prima di buttare giù la bozza scritta ho dovuto riflettere su cosa inserire e cosa togliere da questa traccia scritta. ci sono infatti parti di pratica o di discendenza, (scoperta involontariamente in un viaggio all'estero), che non intendo trattare. Io comincerei dicendo che ho per caso scoperto, circa quattro anni fa (e quindi dopo anni di pratica seria), parlando con mia madre che la mia bisnonna da parte di mio nonno materno praticava inni e preghiere basate su magia popolare. Io non l'ho mai conosciuta, è morta che mia madre aveva circa 4 anni ma dalle indagini che ho fatto con i partenti ho scoperto che nel mio paese, un villaggio nel nord della toscana, lei era considerata levatrice. Logicamente era cristiana ma a quanto pare fondeva pratiche popolari con il credo cristiano occupandosi di nascite, fertilità e guarigioni. A circa 65 anni perse l'occhio destro a causa di una foglia di granturco, essendo contadina, che le tagliò l'iride rendendole impossibile vedere da quell'occhio. Io la "ricordo" così, da una fotografia appartenuta a mia nonna e poi a mia madre (che possiede anche i suoi orecchini a cerchio ed il suo fazzolettone nero per coprire la crocchia di capelli), in piedi sulla terrazza di casa, anziana, circondata da vasi di fiori che amava. Mi piace pensare di portare avanti tradizioni popolari appartenute alla mia famiglia come le tradizioni legate alla festività di san Giovanni ed ai simboli delle culle dedicate ai neonati. Mi rendo conto di non avere avuto alcun contatto diretto con lei ma tengo la sua fotografia nel mio BoS, ricordandola di quando in quando e pensando a lei come una praticante attiva degli ultimi strascichi paganeggianti della Lunigiana. Non possiedo un altare per gli antenati, a dir la verità non ne sento il bisogno; l'altare per me è un surplus della pratica, a casa tengo solo quello fisso dedicato alla grande Madre ed al grande Padre.  Inoltre io integro al culto basato sulla "rimembranza" una pratica attiva di ringraziamento basata attraverso il tramite dell'Alraun. Il suo essere così profondamente ctonia mi permette di radicarmi e connettermi con più profondità con i miei antenati, sento che mi aiuta, tanto da far passare attraverso di lei le offerte che faccio a loro. Concludo dicendo che, come molti, li ricordo con più profondità durante le festività di Samhain in cui faccio meditazioni e preghiere. Non uso fare offerte di cibi agli antenati; se sento di ringraziarli, e devo necessariamente utilizzare qualcosa di materico, preferisco offrire un calice di vino rosso con miele, nutrendo l'Alraun e versandone il resto della coppa nella terra appartenuta a mio nonno e a sua madre prima di lui.

 

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